La Toscana tra le 151 aree europee con marchio “Valle regionale dell’innovazione”. Silvia Burzagli racconta il percorso che ha portato a questo risultato e le prospettive future
Nell’ambito delle azioni che la Commissione europea ha definito per dare attuazione alla Nuova agenda europea per l’innovazione (Neia), la Toscana è risultata tra le 151 regioni europee che hanno ottenuto il marchio di “Valle regionale dell’innovazione” (Riv).
A seguire l’intero iter, dalla candidatura fino all’assegnazione del riconoscimento, è stata Silvia Burzagli, dirigente della Regione Toscana per i rapporti istituzionali con gli organi comunitari.
Perché la Toscana è stata inserita tra le 151 regioni della “Valle europea dell’innovazione”?
«A seguito della valutazione e del parere di esperti indipendenti nominati dalla Commissione europea e in base alla candidatura per il label Riv (Regional Innovation Valley), la Regione Toscana ha dimostrato un chiaro impegno a: migliorare il coordinamento e l’orientamento degli investimenti e delle politiche di ricerca e innovazione (R&I) verso le priorità dell’Ue; impegnarsi in una collaborazione interregionale per l’innovazione con altre regioni, basata su specializzazioni intelligenti condivise o complementari; rafforzare il proprio ecosistema regionale dell’innovazione e collegarlo ad altre regioni per costituire valli regionali dell’innovazione connesse.
La candidatura al marchio Riv era aperta alle regioni impegnate a migliorare il coordinamento e l’orientamento degli investimenti e delle politiche di R&I a livello regionale verso le priorità chiave dell’Ue, a rafforzare i loro ecosistemi di R&I e a impegnarsi nella collaborazione tra regioni più e meno avanzate con specializzazioni intelligenti complementari.
L’assegnazione da parte della Commissione Ue del marchio di Valle regionale dell’innovazione è un riconoscimento del raggiungimento dei suddetti impegni e un inizio di un percorso che la Toscana potrà portare avanti insieme al suo ecosistema dell’innovazione».
Quali sono i vantaggi di far parte di questo “circuito”?
«L’iniziativa è stata lanciata dalla Commissione europea per stimolare le regioni con diversi livelli di innovazione a collaborare tra loro, collegando i principali attori dell’innovazione e rafforzando gli ecosistemi regionali, per colmare il divario in materia di innovazione e migliorare i risultati complessivi dell’Europa.
Tale iniziativa si colloca nelle azioni di attuazione della Neia, promossa dalla Commissione europea per porre l’Europa all’avanguardia nella nuova ondata di innovazioni a elevatissimo contenuto tecnologico. Nei prossimi anni, la Commissione sosterrà le regioni Riv attraverso finanziamenti dedicati, attività di creazione di comunità, eventi di scambio tra le regioni e azioni di comunicazione mirate».
Con quali modalità si sta sviluppando questo percorso? Ci sono stati particolari contatti o progetti attivati con altre regioni europee?
«La Regione Toscana nella presentazione della candidatura per le Riv ha definito alcune priorità e settori di interesse in linea con la propria strategia di specializzazione intelligente, anche attraverso un confronto con gli attori dell’ecosistema territoriali.
Inoltre, gli strumenti definiti nell’ambito della strategia di specializzazione intelligente della Toscana 2021-2027 permettono di dare attuazione al percorso avviato nell’ambito delle Valli europee dell’innovazione e, in particolare, di rafforzare la governance dell’ecosistema toscano dell’innovazione e di orientare le proposte progettuali che concorrono direttamente all’attuazione delle priorità tecnologiche.
Regione Toscana, anche attraverso il suo ufficio di collegamento a Bruxelles, collabora attivamente con altre regioni europee impegnate in questo percorso e partecipa alla principale Rete europea di regioni per la ricerca e l’innovazione (Errin), monitorando costantemente e promuovendo le opportunità e gli strumenti di cooperazione interregionale per l’innovazione definiti all’interno dei programmi di finanziamento dell’Ue.
Un’attenzione particolare, in questo momento, viene data alle attività in vista dei prossimi bandi sulle Riv, che saranno pubblicati nel corso del 2025 nell’ambito del programma Horizon Europe».
Esistono altri progetti comunitari riguardanti l’innovazione, ai quali sta partecipando la Toscana?
«La Regione partecipa a diverse iniziative e progetti europei nei quali l’amministrazione è coinvolta direttamente. Tra questi strumenti si evidenziano in particolare le Partnership S3 delle piattaforme sulla modernizzazione industriale e Agrifood, i partenariati europei Horizon 2020 e Horizon Europe nel settore della salute, le azioni del Programma Interreg Italia-Francia marittimo, che mirano a promuovere e rafforzare la capacità dei territori (cluster e reti di imprese, enti pubblici, mondo della ricerca, società civile) in linea con le priorità tecnologiche e altri progetti e iniziative sull’innovazione in agricoltura come il partenariato S3 High tech farming (Htf ) e il progetto Horizon Forest4Eu».
Più in generale, come giudica il livello di innovazione presente nella nostra regione?
«Secondo l’ultimo Regional Innovation Scoreboard pubblicato dalla Commissione europea per il 2023, che definisce la capacità innovativa delle regioni europee sulla base di un indice di innovazione regionale, la Toscana risulta una regione “innovatrice moderata” in linea con la media italiana che risulta leggermente inferiore a quella europea.
Il percorso fatto dalla Toscana dal 2014 a oggi è di significativo rafforzamento, ma sussistono ancora dei colli di bottiglia alla diffusione dell’innovazione sui quali occorrerà intervenire».