Dall’intelligenza artificiale al robot separa-rifiuti. La presidente dell’associazione che organizza il concorso: «Siamo un luogo d’incontro e contaminazione»
Dalle diagnosi fatte con l’intelligenza artificiale al robot separa-rifiuti e alla plastica riciclabile. Anche quest’anno Primavera d’impresa – concorso promosso dall’associazione di promozione sociale Coltiviamo cultura – non ha deluso le aspettative di chi si occupa o è appassionato di innovazione.
Il concorso era rivolto alle micro, piccole e medie imprese che fossero riuscite, attraverso l’innovazione e la creatività, a raggiungere una maggiore competitività. Le aziende candidate (la presentazione dei progetti scadeva a fine maggio) sono state 250 e la premiazione si è svolta il 15 giugno al Palazzo dei congressi di Firenze, nel corso dell’evento finale della manifestazione, che è stata anche l’occasione per festeggiare il centesimo anniversario della Tipografia Bandecchi e Vivaldi di Pontedera.
Il concorso – che guarda agli obiettivi ecologici di Agenda 2030 e 2050 – aveva come filo conduttore la contaminazione e la sinergia tra realtà pubbliche e private, tra aziende consolidate e start up.


«Quest’anno – afferma Sara Stefanini, presidente di Coltiviamo cultura – ha partecipato un numero davvero importante di imprese, 250, tutte caratterizzate da idee innovative e creative e profili di alto livello. Primavera d’Impresa è stata, anche in questa edizione, un luogo di incontro e contaminazione, uno spazio e un tempo in cui le aziende hanno potuto tessere relazioni, gettare le basi per future collaborazioni e anche conoscere altri modi di fare impresa. Non è un caso che quest’anno abbiamo deciso di premiare tre aziende senza fare alcuna classifica: non c’è un primo posto, un secondo e un terzo, perché abbiamo voluto dare valore e scena alle idee innovative, non alla competizione».
«Chi ha partecipato alla due giorni – conclude Stefanini – ha avuto inoltre la possibilità di confrontarsi con esperti di finanza e con protagonisti di importanti società che gestiscono ogni anno giri d’affari miliardari e anche con i dirigenti di realtà come Cassa depositi e prestiti e Simest, che si sono gentilmente messi a disposizione della platea per rispondere a domande, dubbi e richieste di approfondimenti. Un’occasione che non capita tutti i giorni e che noi siamo stati ben lieti di dare alla nostra rete di professionisti e di imprese, che insieme rappresentano un fatturato di circa 520 milioni di euro e danno lavoro a 5mila persone».
